Il “Servizio di Consulenza per la Vita Familiare”

E’ associato all’ U.C.I.P.E.M. ( Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali )

 

Nel 1978 un piccolo gruppo di operatori che lavoravano come volontari con ragazzi tossicodipendenti, si resero conto, con l’esperienza, che i disturbi psichici dei ragazzi di fatto maturavano nel disagio delle relazioni familiari.*

Colsero allora quanto la famiglia potesse essere, a volte causa di difficoltà e di deviazione del processo maturativo; è quanto la famiglia fosse indispensabile per l’avventura dell’uomo nella vita.

La famiglia, quindi, come struttura portante di valori e regole, luogo ove si condividono esperienze affettive strutturanti e determinanti, base della memoria storica per la cultura e il linguaggio della persona, è il luogo ove, in un equilibrio dialettico tra libertà e dipendenza, si sviluppa il senso di responsabilità e di  solidarietà: doti necessarie per un buon vivere sociale.

       

 La famiglia dunque è il contesto che alimentando la relazione umana procede alla identità della persona.

Su questa consapevolezza nacque l’esigenza di organizzare un Consultorio: “Servizio di Consulenza per la  Vita Familiare”, con la collaborazione di altri specialisti e di un consulente etico.

Il lavoro sin dall’inizio veniva sottoposto alla supervisione di un medico psichiatra psicanalista con lunga esperienza del disagio familiare.

 L’iniziativa è risultata gradita alla comunità locale.

             In breve tempo si è formata una lista di attesa permanente.

 

Si è lavorato con 9850 persone a tutto dicembre 2007.

Il Servizio offre appoggio umano e psicologico alla persona, alla coppia, alla famiglia.

La persona viene accolta olisticamente, nelle sue emozioni e sentimenti, nelle sue modalità relazionali.

Con incontri di un’ora, con cadenza settimanale, si offre, alle persone in difficoltà, ascolto attento e partecipato, in atteggiamento di non giudizio; il fine è focalizzare le proprie risorse umane per metterle al servizio del proprio benessere.

            Benessere è la voglia di stare al mondo, è la capacità di lavorare (fare cose sensate); capacità di   

            comunicare il proprio intimo (emozioni, sentimenti, pensieri), capacità di amare, capacità di gioire della

            vita, di godere delle cose belle della vita.

 

 Il lavoro del Consultorio permette di cogliere quanto, nel nostro tempo, i cambiamenti culturali e sociali si riflettono sulla coppia e sulla famiglia, condizionando i rapporti affettivi e interpersonali. Si coglie sofferenza sia nell’individuo che nel nucleo familiare. I genitori in particolare sono in difficoltà. Oppressi da compiti e bisogni che la società continuamente impone. Hanno poco tempo da dedicare ai figli.

Molti avvertono che in una società così complessa e complicata, con valori etici di difficile accesso, l’educazione è diventato un compito particolarmente importante, indispensabile, se pur estremamente impegnativo.

Non è facile orientarsi: i genitori cercano contenuti e regole nel passato, le nuove generazioni nel futuro; idealizzazioni e svalutazioni si alternano come atteggiamenti autoprotettivi. Non c’è più ascolto, il contrasto è inevitabile e spesso anche lo smarrimento.

            Negli ultimi anni la domanda in Consultorio per rapporti genitori-figli è aumentata fino a diventare la più

           frequente.

 

* Questa esperienza è stata fatta per due anni presso la comunità del Baraccano e presso il reparto n. 1 dell’Ospedale  psichiatrico Roncati, ove venivano    allora curati i ragazzi tossicodipendenti a Bologna.